Non vogliamo rubare

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[size=16][size=13] [/size][/size]Non vogliamo rubare

Cosa non vogliamo e non dobbiamo rubare?

Semplice: l’infanzia, il gioco la crescita serena dei bambini, Uno dei modi in cui  neghiamo questo loro diritto è quando non rispettiamo i loro  tempi e li iscriviamo anticipatamente alla scuola elementare.

I bambini imparano facilmente a leggere e a scrivere ma il loro sviluppo mentale, la capacità di ragionare, la capacità di comprendere, la maturità necessaria per superare gli ostacoli e le frustrazioni (non sempre fila tutto) la capacità di riflettere non sono cose che si anticipano come la lettura. I programmi della scuola diventano sempre più complessi e dall’altro i bambini sono sempre più immaturi!  Come genitori siamo vanitosi e ci vantiamo che i nostri figli pur essendo piccoli sanno già leggere, però non sappiamo che in classe si devono costantemente confrontare e rapportarsi con i compagni più grandi che hanno esperienza, parole, maturità che  li porta ad un apprendimento più facile e loro invece fanno più fatica. Questo confronto continuo porta tutti di conseguenza ad assumere ruoli e atteggiamenti non sempre costruttivi: di sfida, di subordinazione, di rassegnazione,…

Siamo molto lontani dal ruolo di alunno consapevole, sereno, desideroso di ampliare le sue conoscenze, curioso di capire com’è fatto il mondo e pronto ad assumersi impegni.

Cosa mi spinge a scrivere queste riflessioni? Stanno venendo a scuola genitori di bambini di piccoli che compiranno 5 anni a marzo/aprile prossimi e che vengono sollecitati all’iscrizione  in prima elementare.

Cari genitori, e mi rivolgo in particolare a quelli della nostra classe, non cadete in questa trappola, il tempo del gioco è necessario come l’alimentazione e le medicine, non privateli delle esperienze della loro età, ne avranno un guadagno sia i piccoli che voi adulti perché sarà più semplice il vostro lavoro a casa. Non trasformate voi e noi insegnanti di scuola elementare in  ladri che hanno rubato la spensieratezza dei loro cinque anni e mezzo. Non esiste una legge vi obbliga a iscrivere i bambini prima del tempo.

Maestra Angela






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